I understand its flaws, but I had such a unique and lengthy play-through (in a very special part of my life) that it became an experience I'll never forget.
// English
Chaotically evil, melancholic, to hear all in one breath; thrilling lyrics remindful of decadent cities, cracked concrete, abandonded and smog-enveloped skyscrapers.
The last track, "Niente, slows down just the right amount to take you back to silence.
// Italiano
Caoticamente cattivo, malinconico e da sentire tutto d'un fiato; testi da brividi, che riportano alle sfatte città, le crepe nel cemento, i palazzi abbandonati nello smog.
La fine, con la traccia "Niente", rallenta giusto quel che basta per riaccompagnarti al silenzio.
In Italia le due testimonianze della Shoah nella cultura popolare scritte sotto forma di libro e spesso portate in ambito scolastico sono due: la prima è quella più giovanile, emotivamente vicina e struggente, ovvero il diario di Anne Frank. La seconda, che va invece ad analizzare situazioni con l’occhio critico dell’uomo di scienza, è proprio questa: Se questo è un uomo, di Primo Levi.
Levi viene deportato in un campo di concentramento sul fine della guerra, e in questo libro non fa altro che raccontarci la sua personale, terribile esperienza.
Il modo schietto ed asciutto che Levi utilizza penso sua stato uno elemento importantissimo per il popolo italiano e internazionale, perché - in caso avessimo ancora qualche dubbio - ci conferma la cruda verità: quei campi non hanno bisogno di essere romanzati e carichi di paragrafi emotivi per lasciarci disgustati: il regime nazista ha commesso orrori e crimini contro l’umanità ineguagliabili, che in questo libro vengono messi a nudo con analisi profonde e mai banali.
Una lettura che è un pugno nello stomaco, ma altresì fondamentale - dimenticare sarebbe nient’altro che un affronto a tutto ciò che il popolo ebreo ha patito.